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Progetto, progettisti e luoghi

Il progetto Sante Zennaro

Il 5 dicembre 1961 l'amministrazione provinciale di Bologna bandì un concorso nazionale tra ingegneri e architetti per la progettazione e realizzazione dell'Istituto Medico Psico-pedagogico “Sante Zennaro”.
La commissione giudicatrice presieduta dall'avv. Roberto Vighi e formata da diversi professionisti (architetti, ingegneri, medici, professori, assessori), scelse tra i cinque progetti presentati la proposta di un gruppo di architetti di Milano rappresentato dall'arch. Carlo Bassi e dall'arch. Goffredo Boschetti.

Dopo l'elaborazione del progetto esecutivo i progettisti chiesero una ulteriore valutazione al prof. Luigi Telatin, allora direttore dell'ospedale psichiatrico “Lolli” di Imola e al dott. Erino Capiluppi che era il direttore dei servizi amministrativi della Provincia.

I lavori di costruzione iniziarono il 1 luglio 1967 e terminarono all'inizio del 1971.

I progettisti del Sante Zennaro

Il gruppo di architetti che vinse il concorso nel 1962 era composto da:

  • arch. Carlo Bassi (1923-2017) originario di Ferrara, ha lavorato nello studio di Milano dell'arch. Boschetti ed è noto come scrittore di pubblicazioni riguardanti Ferrara;
  • arch. Goffredo Boschetti (1923-2013), nato vicino a Ferrara, apre uno studio a Milano e insieme all'arch. Bassi progetterà la nuova Galleria di arte moderna di Torino;
  • arch. Giovanni Faggioli (1934) nato a Ferrara, sarà il capogruppo del progetto di Sante Zennaro;
  • arch. Gianni Zenoni (1935) nato a Genova, ha uno studio a Milano, collaboratore;
  • arch Roberto Lucca collaboratore.

 

I luoghi del Sante Zennaro

La relazione sanitaria del 17 marzo 1964 identifica l'impianto richiesto in sede di concorso con la tipologia a villaggio con parco attrezzato per le attività all'aria aperta.

Il complesso si sviluppa in una serie di edifici bassi, massimo due piani, che si affacciano da un lato sul grande parco e dall'altro sul portico che ha lo scopo di unificare queste unità.
Dentro ai piccoli nuclei si trovano differenti funzioni: spazi per la residenza (casa rossa, casa azzurra, casa gialla); una zona sportiva (palestra); spazi per l'educazione scolastica; atelier d'arte e per il lavoro; spazi per servizi generali.

Leggermente distaccati dalle zone riservate ai bambini si trovano un grande monoblocco, l'unico oltre i due piani di altezza, dove risiedono le funzioni amministrative e alcuni laboratori e, all'ingresso dell'area, la casa del custode.

ultima modifica 03/06/2019 11:35 — pubblicato 03/06/2019 11:35