AREA VERDE VITTORINA DAL MONTE
a fianco di via Capelli
Partigiana, Sindacalista, dirigente politica
Vittorina Dal Monte
Nasce in una famiglia di braccianti.
Segue i genitori, fondatori della sezione del Partito Comunista di Sesto Imolese mandati al confino a Lipari e poi, per sfuggire alle persecuzioni fasciste, in Francia dove Vittorina Dal Monte consegue una licenza pari a quella della terza media italiana. Il lavoro di operaia la spinge a far parte della Gioventù comunista francese e a iscriversi al partito. Lavora, giovanissima, come sarta, ambulante e mondina. Durante il secondo conflitto mondiale, nel 1942, rientra in Italia e prende parte alla Resistenza con il grado di sottotenente.
Dal 1946 al 1952 Vittorina Dal Monte fa parte della Commissione Femminile del PCI e nel 1952 viene eletta nel Consiglio provinciale e nominata assessora nella Giunta. Successivamente entra nella Commissione nazionale Organizzazione del partito diretta da Pietro Secchia. Nel 1953 è a Torino dove rimane fino al 1956 come responsabile femminile del PCI. Nello stesso anno rientra a Roma e diviene membro della segreteria nazionale dell’Unione Donne Italiane.
Nel 1958 entra nella Cgil, categoria dei tessili e, tra il 1963 e il 1965, assume incarichi nella segreteria nazionale ed è segretaria provinciale del sindacato del settore abbigliamento a Milano. Tornata a Bologna nel 1967, si occupa fino al 1979 delle fabbriche a manodopera femminile e delle tematiche relative ai diritti delle donne e delle politiche di pari opportunità
Una volta in pensione continua attivamente l’impegno per i diritti delle donne e collabora sia con l’Udi di Bologna (1979-89) sia con il Centro di documentazione delle donne di Bologna