Donna, femminile plurale
8 marzo, 25 novembre - approfondimenti sul mondo al femminile

Maria Grazia Lombardi

Frugarolo (AL) 26 marzo 1941 – Milano 3 marzo 1992

AREA VERDE MARIA GRAZIA “LELLA” LOMBARDI
area verde di via Romeo Galli a fianco del Campo sportivo

Di Gillfoto - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22622426

Pilota automobilistica

Innamorata delle corse e dei motori fin da piccola, da ragazzina legge sempre le riviste di sport automobilistici (quelle poche che esistono ai tempi) e sogna di diventare pilota di auto da corsa.

A 13 anni già guida e a 18 porta il camion dell’azienda di famiglia per trasportare la carne fino alla riviera ligure. Compra la prima macchina da corsa a 24 anni nel 1965 all’insaputa dei suoi genitori e partecipa alla gara sul circuito di Monza. Il suo team è composto dagli amici.

La passione diviene lavoro e Lella si trasferisce a Monza, poi a Londra aggiudicandosi molti titoli femminili ma mirando sempre ad un titolo assoluto. Nel 1970 vince il Campionato della Formula 850, vincendo su una Biraghi, quattro delle dieci gare in programma. Nella stessa categoria vince due gare anche l’anno successivo. Nel 1971 conquista il titolo inglese della Formula Ford Mexico. Nel 1974 si piazza quinta nel Campionato di Formula 5000 e nel 1975 inizia a gareggiare nel World Sportscar Championship in coppia con Marie-Claude Beaumont con buoni piazzamenti.
Il 20 luglio 1974 esordisce in Formula 1 al Gran Premio di Gran Bretagna. In prova realizza il ventinovesimo tempo e non si classifica al via della corsa. Nel marzo 1975 partecipa al Gran Premio del Sudafrica e sul circuito di Kyalami si qualifica con il ventiseiesimo tempo: è la seconda donna a qualificarsi per un Gran premio dopo Maria Teresa Filippis nel 1958. Si ritira poi dalla gara per problemi al sistema di distribuzione della benzina. Un mese dopo, il Gran premio di Spagna, dove Lella sul circuito di Montjuich si qualifica al ventiquattresimo posto al volante di una March 751 a 7 secondi dalla pole position di Niki Lauda. Al 25° giro la Hill di Rolf Stommelen perde l’alettone che vola in mezzo alla folla causando 5 morti e numerosi feriti. La gara viene sospesa e viene assegnato un punteggio dimezzato non essendo stata percorsa la distanza minima. In quel momento Lella è sesta dietro a Vittorio Brambilla e a due giri dal leader Jochen Mass. Guadagna così mezzo punto, prima donna (e a oggi l’unica) ad avere acquisito un punteggio utile per la classifica del Campionato mondiale piloti.
Torna quindi al World Sportscar Championship e nel 1982 passa al Campionato Europeo Turismo nella classe 2500 cc, debuttando con 3 primi posti in coppia con Anna Cambiaghi.

Solo pochi anni prima del suo esordio un direttore di gara aveva vietato la partecipazione in una corsa in Francia a Maria Teresa De Filippis, perché “l’unico casco che deve mettersi in testa una donna è quello del parrucchiere”.
Nell’ambiente maschilista delle corse, Lella ha parecchie difficoltà, ostacolata e avversata dai colleghi piloti, al punto che in un Gran Premio sul circuito di Monza, conquistata la terza fila alla partenza, le viene boicottata la macchina col sabotaggio dei freni per non farla arrivare in zona punti: saranno la sua abilità alla guida e la sua velocità di calcolo della traiettoria con cui andare a sbattere a salvarla da un probabile incidente fatale.

Ci sono tuttavia alcuni piloti che la sostengono e le vogliono bene come Fittipaldi, Regazzoni e Brambilla. Lella denuncia senza remore il clima astioso creatosi attorno a lei tanto da non lasciarle tregua, ma le sue parole valgono ben poco.

Nel 1988 si ritira dalle corse: da due anni lotta contro un tumore, ma dopo la prima operazione corre in Spagna per disputare un’altra gara. Sempre nel 1988 fonda la scuderia Lella Lombardi Autosport a Fiorenzuola di Crema di cui è team manager fino al 1991.

Non riesce però a vincere la battaglia contro la malattia che la uccide un anno dopo .

ultima modifica 20/06/2017 17:55 — pubblicato 20/06/2017 17:55