Donna, femminile plurale
8 marzo, 25 novembre - approfondimenti sul mondo al femminile

Hannah Arendt

Hannover, 14 ottobre 1906 - New York 4 dicembre 1975

GIARDINO HANNAH ARENDT
area di circolazione, che si estende dai Giardinetti Piazzale della Stazione ferroviaria siti a lato dell'aiuola dedicata alle staffette partigiane:

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Hannah Arendt

 

Filosofa, storica e scrittrice tedesca poi naturalizzata statunitense, nasce ad Hannover, in Germania, il 14 ottobre del 1906 in una famiglia di origine ebraica. Ha vissuto il resto dell’infanzia a Konisberg.

L’essere ebrea ha notevolmente inciso nel pensiero e nella vita di Hanna; a ventiquattro anni sceglie di affrontare la singolarità dell’essere ebrea raccontando la storia di Rahel Varnhagen, un’ebrea vissuta nella Berlino tra il Settecento e l’Ottocento.  Raccontando la storia di un’altra racconta indirettamente la propria esperienza personale, che cosa significhi appartenere ad un gruppo isolato, che rapporto con il mondo abbia “una paria”, ovvero una donna “sopportata” dalla società.


Nel febbraio del 1933 Hitler sale al potere e nella primavera dello stesso anno Hannah deve lasciare Berlino per evitare l’incarcerazione per attività sionista. Emigrata a Parigi continuerà a lavorare per il movimento sionista fino al suo spostamento a New York nel 1941 dove, nel 1951, pubblica “Le origini del totalitarismo” indicando quali regimi totalitari sia il nazionalsocialismo hitleriano che il regime di Stalin in Unione Sovietica. Seguiranno i saggi “Vita activa” e “Che cos’è l’autorità”. Nel 1961 segue il processo al nazista Adolf Eichmann, accusato di sterminio,come inviata del “New Yorker”; trasformerà i suoi articoli nel libro “La banalità del male”, il testo che le ha dato più notorietà. Di fronte alla superficialità di Eichmann, né malvagio né stupido, elabora, modificando un’interpretazione storica, l’idea del male come mancanza di pensiero, qualcosa di normale e quotidiano che abita chi non pensa. Questo libro, tradotto anche in Italia, eserciterà una notevole influenza sulla generazione del ’68. Sostiene il movimento pacifista degli studenti americani riconoscendo portata politica al metodo della disubbidienza civile.


Muore a New York il 4 dicembre 1975.

ultima modifica 20/06/2017 18:13 — pubblicato 19/06/2017 15:15